L’origine di questo vitigno a bacca nera è sempre stata incerta. Anche gli studiosi come Girolamo Molon (1906) lo classificavano tra i Sangioveti. Oggi è certo che i due vitigni non hanno nulla in comune. Viene coltivato prevalentemente in Abruzzo e nelle altre regioni del centro-sud. Oggi, grazie al lavoro accurato di alcuni produttori ed enologi, il Montepulciano è uscito alla ribalta come uno dei vitigni rossi di più elevata qualità.
L’amore e la passione per il Vino Cotto si perde nella notte dei tempi. Ben consapevole di una tradizione da dover portare avanti, Nonno Antonio ha voluto dedicarsi personalmente alla preparazione del Vino Cotto. Ha scelto la legna di quercia da far stagionare per alimentare i fuochi che sotto i paioli di rame avrebbero dovuto cuocere lentamente il mosto, ottenuto dalla pigiatura dei grappoli di Montepulciano. Dall’affinamento e successiva maturazione in botti di legno, dal mosto cotto sarebbe nato dopo alcuni anni il VINO COTTO. È così che oggi Nonno Antonio, è felice e commosso nel presentare un prodotto che ha fortemente voluto.