Albarossa è indubbiamente uno dei vini di punta della produzione piemontese. Il vitigno di Albarossa è relativamente giovane, essendo nato nel 1938 grazie al viticoltore piemontese Giovanni Dalmasso che incrociò Nebbiolo e Barbera, col fine di creare un ulteriore omaggio alla sua terra.
La cantina Bricco dei Guazzi coltiva i suoi vigneti nei Paesaggi Vitivinicoli del Monferrato, dichiarati Patrimonio Unesco dell’Umanità dal 2010. Le piantagioni di Albarossa dell’azienda piemontese crescono a Olivola – in provincia di Alessandria.
I vitigni godono di un clima soleggiato e di un terreno marnoso calcareo e ricco di tufo. Grazie alle precipitazioni scarse le radici delle viti scendono in profondità alla ricerca di nutrimento, donando loro robustezza.
Il sole permette ai grappoli di maturare omogeneamente e l’aria fresca proveniente dalle vicine Alpi aiuta le uve a crescere sane. Per ottenere questo vino rosso D.O.C. la ditta di Olivola utilizza solo uve Albarossa al 100%.
La vendemmia avviene esclusivamente a mano, successivamente le uve vengono pigiate e diraspate. La vinaccia viene poi lasciata macerare con i mosti per circa una settimana in vasche d’acciaio portate a temperatura di 25, massimo 28 gradi.
Per un’ottimale estrazione del colore e della corposità avvengono frequenti rimontaggi, prima di procedere alla fermentazione malolattica. Il vino rosso ottenuto viene poi fatto stagionare in barrique per 6 mesi ed in botti per altri 12. L’affinamento finale avviene in bottiglia per almeno 4 mesi