I grappoli di questo Leonardo Vinsanto DOC dell’Empolese sono raccolti a mano, posti in piccoli contenitori e fatti asciugare su stuoie di paglia in stanze ben ventilate ed asciutte, fino al febbraio successivo alla vendemmia.
L’essiccazione aumenta i livelli di zucchero dell’uva che raggiunge il 16% di alcol con un residuo zuccherino di 90g/l. L’uva essiccata viene spremuta e vinificata nel modo tradizionale.
Il mosto ricavato viene travasato in piccole botti di quercia, conosciute come “caratelli”, dove rimane per quattro anni a fermentare lentamente a causa degli alti livelli di zucchero, e dove invecchia.
I caratelli sono tenuti nella vinsantaia che è soggetta a cambi estremi di temperatura durante l’inverno e l’estate. Leonardo è pittore, inventore, scienziato e anche esperto di vino.
Dalla campagna di Vinci ai tanti viaggi e fino alle corti dei potenti, il vino è una sua passione ricorrente. Tra intuizioni fantastiche e disegni di macchine per l’agricoltura, Leonardo studia la coltivazione della vite: è un agronomo ed enologo geniale che dà precise istruzioni e consigli rivoluzionari per la vigna e la cantina.
Leonardo ha l’anima agricola, è nato in una famiglia di viticoltori e il vino ha sempre fatto parte della sua vita: nell’osservazione dei filari che fin da piccolo lo hanno ispirato per le sue più grandi invenzioni, nelle liste della spesa dove appunta l’acquisto di vino perché ama berlo quotidianamente e con moderazione, nelle favole, profezie e rebus con ironici riferimenti al cibo. Senza considerare che l’unico bene che il Maestro inserisce nel suo testamento è la sua vigna a Milano.