Il NUR nasce dai vigneti fino a settant’anni di età allevati ad alberello sul livello del mare, a piede franco, con densità di quasi ottomila piante per ettaro ed una resa di 50 quintali.
Si tratta di condizioni tali da permettere la produzione di grappoli ricchi di materia, capaci di regalare vini ricchi di struttura e di dotazione alcolica, di grande sapidità – frutto della particolare natura dei suoli e in special modo della loro vicinanza al mare che provvede ad irrorarli di salsedine grazie alle brezze che spirano verso terra – e di buona propensione per l’invecchiamento.
La vendemmia viene condotta manualmente durante la quarta settimana di Settembre, a perfetta maturazione delle uve. Trasportati in cantina, i grappoli sono sottoposti a diraspapigiatura ed il mosto lasciato a fermentare con le vinacce in contenitori di acciaio inox per quindici giorni; alla svinatura prosegue la fermentazione, sempre in acciaio.
Una volta ultimata la fermentazione, Nur prosegue la maturazione in contenitori di acciaio inox per qualche mese, periodo durante il quale si ha anche la fermentazione malolattica; a questa fase segue l’affinamento in bottiglia per tre mesi, prima della messa in commercio. Il nome è un omaggio alla cultura nuragica, così come il reperto riportato in etichetta, un bronzetto di guerriero nuragico scoperto proprio nell’isola di Sant’Antioco. Sardus pater vini