La Cantina di Monticello

Susumaniello

~ I.G.T. Salento ~

Colore: Rosso rubino intenso
Profumo: Complesso, con note di frutti rossi e confettura, delicate note speziate, pepe nero e cuoio
Sapore: Caldo, avvolgente, strutturato, molto persistente, con una buona acidità che lo rende predisposto ad un buon invecchiamento
Nome: Susumaniello Salento 2018
Tipologia: Rosso fermo
Classificazione: I.G.T. Salento
Anno: 2018
Formato bottiglia: 75 cl
Nazione: Italia
Regione: Puglia
Vitigni: 100% Susumaniello
Ubicazione: Puglia
Composizione del terreno: Argilloso limoso con marna calcarea.
Sistema di allevamento: Guyot
Vendemmia: Manuale
Temperatura di fermentazione: 25° C
Vinificazione: Pigiadiraspatura, con lunga macerazione delle uve a contatto con le bucce per 15 giorni, fermentazione a temperatura controllata di 25° C con lieviti selezionati.
Affinamento: Acciaio, durante l’affinamento il vino viene micro-ossigenato e sottoposto a numerosi controlli analitici per garantirne l’integrità.
Gradazione alcolica: 14% Vol.
Solfiti: Contiene solfiti
Abbinamento gastronomico:
Internazionale: Bulgogi (Korea) (letteralmente “carne al fuoco” è un piatto tipico della cucina coreana, consistente in sottili fette di carne di manzo marinate e grigliate) Flamberad Pepparstek (Svezia) (Il flamberad pepparstek, il filetto flambè al pepe,  è una bistecca pepata alla fiamma, un piatto tradizionale svedese di carne preparato con la carne cotta al sangue sulla bistecchiera e pepe bianco e verde che l’insaporiranno)
Europeo: Vino adatto a primi piatti con sughi di carne, arrosti di carne, selvaggina di piuma e di pelo, formaggi stagionati, piatti tipici della cucina pugliese.

Categoria:

Quando si parla di vini rossi della Puglia, la mente corre subito al Primitivo e al Negramaro, sicuramente i più diffusi e conosciuti. Tuttavia esistono altri vitigni autoctoni molto interessanti, come il Susumaniello, una varietà a bacca rossa coltivata soprattutto nelle splendide terre del Salento.

Il suo nome deriva da una sua caratteristica tipica: nel corso dei primi anni di vita è una pianta molto produttiva, che pare carica di grappoli come un somarello. Con il passare del tempo, tende a produrre sempre meno, fino ad arrivare a un chilogrammo scarso per pianta e le uve danno vita a vini strutturati e ricchi di profumi.

In passato era utilizzato come vino da taglio per la sua generosità e il colore intenso, ma è stato poi abbandonato in favore di uve più produttive. Negli ultimi anni, grazie alla riscoperta dei vitigni autoctoni della nostra penisola, alcuni produttori salentini hanno ripreso la coltivazione del Susumaniello vinificandolo in purezza con risultati eccellenti. I.G.T Salento 2018

Susumaniello 
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