Quando si parla di vini rossi della Puglia, la mente corre subito al Primitivo e al Negramaro, sicuramente i più diffusi e conosciuti. Tuttavia esistono altri vitigni autoctoni molto interessanti, come il Susumaniello, una varietà a bacca rossa coltivata soprattutto nelle splendide terre del Salento.
Il suo nome deriva da una sua caratteristica tipica: nel corso dei primi anni di vita è una pianta molto produttiva, che pare carica di grappoli come un somarello. Con il passare del tempo, tende a produrre sempre meno, fino ad arrivare a un chilogrammo scarso per pianta e le uve danno vita a vini strutturati e ricchi di profumi.
In passato era utilizzato come vino da taglio per la sua generosità e il colore intenso, ma è stato poi abbandonato in favore di uve più produttive. Negli ultimi anni, grazie alla riscoperta dei vitigni autoctoni della nostra penisola, alcuni produttori salentini hanno ripreso la coltivazione del Susumaniello vinificandolo in purezza con risultati eccellenti. I.G.T Salento 2018