Santandrea Taurasi D.O.C.G. appartiene al marchio delle terre di Taurasi, situate nell’Irpinia. Un particolare territorio dove tradizione, sole e amore per la coltivazione tradizionale delle viti, si uniscono per creare un vino unico nel suo genere. I vini Taurasi sono molto prelibati e vengono definiti il Barolo del Sud.
Sembrerebbe sia stato introdotto dai Greci lungo la costa tirrenica, al tempo della fondazione delle loro colonie VI-VII secolo A.C. Ciò potrebbe spiegare la presenza di sinonimi come Ellenico, Ellenica ed Ellanico, successivamente mutato in Aglianico.
Durante la dominazione Spagnola ( XV-XVI secolo) per i quali la “doppia l” pronunciata in italiano, suona “gli”. Vi è anche un’ipotesi, che il nome del vitigno, derivi dal greco aglianos: chiaro e agliaia splendente. Quindi vini chiari e splendenti per distinguerlo da altri vini campani come Lacrima e Mangiaguerra, molto più scuri.
Inoltre l’antica denominazione “glianico” potrebbe risalire allo spagnolo “llano- piano/pianura” da cui “uve del piano” e quindi originato dalla domesticazione delle viti selvatiche (“Vitigni d’Italia” Scienza, Calò, Costacurta).
La cantina Vinosìa lavora solo uve coltivate in antichi vitigni autoctoni ed è uno dei migliori produttori in Italia, capace di creare un vino opulento ma soave, dalla struttura densa si narra una storia familiare risalente a oltre cent’anni fa in una terra molto antica: l’Irpinia.
Già dal 1887 una famiglia di contadini inseguiva la propria utopia, quella di diffondere una cantina che offrisse al mondo i sapori del territorio. L’idea era quella di produrre vini che rappresentassero le caratteristiche organolettiche dei vitigni irpini, situati in un punto molto adatto per la produzione di vino.
La denominazione D.O.C.G. e D.O.C. dei vigneti è solo una conferma della vocazione di quelle terre per i sapori autentici dei suoi prodotti enologici.
Taurasi Santandrea è il figlio di una cultura contadina che si identifica nella qualità dei propri vini, nella valorizzazione della propria esperienza, della propria storia, una tradizione raffinata dove la cultura dei valori e dei metodi di lavoro naturali, costituiscono il principale comandamento.
Gli aromi che questo vino riesce ad offrire, sono intense emozioni di confettura di marasca e viaggi organolettici tra la cannella e la vaniglia. Gli aromatici sentori di anice e noce moscata, sono solo il vestito del gusto ricco e avvolgente che questo vino tannico e ben equilibrato, riesce ad offrire per stregare i commensali. Luciano Ercolino Vinosìa